
Noi auspichiamo un ritorno alla moneta pubblica in quanto il benessere diffuso che è l’unico fattore di interesse pubblico in materia monetaria può esser possibile solo attraverso quest’ultima.
La falsa credenza diffusa che sta determinando la permanenza in una moneta a debito è credere che l’esistenza della finanza speculativa sia necessaria al mantenimento del benessere diffuso e questo non solo non è vero ma è semmai dimostrabile l’opposto, in quanto il neoliberismo finanziario per sua natura finisce fisiologicamente per evolversi sempre e comunque in una forma di socialismo verticistico che comprime il benessere individuale nella collettività consegnando di fatto ogni potere in mano delle oligarchie finanziarie private.
Pur essendo il Giglio una valuta complementare, si prefigge di dare sollievo ad una economia reale attualmente afflitta e al contempo si fa veicolo ideologico e culturale per sensibilizzare i cittadini in merito all’insidia sempre crescente che scaturisce dalla permanenza nell’Euro testimoniando con la propria voce affinché il popolo decida di tornare ad una moneta nazionale emessa dallo Stato dove Banca Centrale e Ministero del Tesoro agiscano di concerto e in piena indipendenza da qualsiasi entità finanziaria privata.
Il benessere diffuso portato dal boom economico ed industriale degli anni ‘80, da un punto di visto sociale ed antropologico non ha trovato un adeguato contraltare nella consapevolezza generale di cui il cittadino avrebbe necessitato per gestire appieno tale catartico impatto nella sfera sociale e questo ha causato quasi da subito l’incapacità di individuare i pericoli ed il conseguente concatenarsi di una serie di scelte sbagliate, che unite alla mancanza di cautele fondamentali, hanno portato inevitabilmente ad una scelta di obbiettivi fuorvianti ed illusori, in quanto la “creatura” generata attraverso il boom economico, senza delle regole che ne delimitassero il raggio d’azione, prese vita propria come il leggendario Golem, privo di vera coscienza, ma dotato di facoltà cognitive bastevoli per uccidere il proprio creatore.
Così il tessuto industriale e finanziario, come mossi da vita propria, presero a regolarsi non in base alle esigenze dell’umanità che avrebbero dovuto servire, ma in base alle logica ottusa della propria espansione finalizzata a sé stessa, indipendentemente dalle ricadute sociali.
Oramai la finanza speculativa è talmente anti-umana e tossica da non reggersi nemmeno più sul profitto lineare che proviene dal successo di un’operazione finanziaria, ma si regge bensì sulla semplice quantità delle operazioni effettuate, ovvero, il sistema finanziario, al suo stadio attuale, in un panorama mondiale dove la moneta creata artificialmente tramite prodotti finanziari è di almeno 50 volte il volume della moneta vera che circola nell’economia reale, al suo più alto livello, non attinge più i propri profitti dai ricavi provenienti dal frutto degli investimenti finanziari, ma unicamente dal quantitativo di operazioni e questo sistema andrà avanti fino al suo collasso che travolgerà chiunque meno chi sta alla regia dell’attuale sistema speculativo finanziariamente più impattante, la quale avendo in suo potere le leve istituzionali, troverà sempre per sé un salvagente a spese della popolazione, magari incolpandola dell’ennesima crisi e perché no, approfittandone per influenzare il sistema sociale a divenire ancora più autoritario e controllato a loro vantaggio.
Questa situazione ha creato lo scenario paradossale in cui il tessuto produttivo e commerciale si trovano, pur se in grave difficoltà; è anzi sorprendente constatare in quale misura essi siano tuttora sviluppati e ancora resistenti alle crisi, pur mancando la liquidità necessaria alle aziende, solo perché pochi parassiti la stanno drenando tutta attraverso le loro estreme, per non dire folli ed insensate, speculazioni finanziarie, che letteralmente bruciano a velocità sempre crescenti la liquidità che dovrebbe servire all’economia reale. Questa meccanica perversa si verifica proprio perché non esistendo sufficiente liquidità a coprire la moneta virtuale e fittizia dei derivati, è necessario spostarli per tempo in nuovi pacchetti azionari che ne posticipino la scadenza; questo però non fa che aumentare all’infinito l’entità della bolla che tali titoli inesigibili in moneta reale continuano a generare ed allo stesso tempo sposta l’obbiettivo dell’utile sul ricavo che si moltiplica per il mero numero di operazioni effettuate indistintamente dall’esito di rendimento o dalla qualità delle stesse, incoraggiando un guadagno di natura ancora più tossica per il sistema economico, perché non è nemmeno più una speculazione effettuata attraverso il guadagno diretto relativo al titolo, ma al semplice effettuare dell’operazione. Affinché questa strategia speculativa continui ad avere effetto, facendo circolare i derivati a velocità sempre maggiore ed aumentando così il numero delle operazioni, è dunque necessario che il creditore del titolo sia in sofferenza, che è l’unica condizione che lo può spingere a disfarsene, dal momento che i titoli capaci di rendere non verrebbero ceduti, bloccando la speculazione impostata sui guadagni relativi al numero di operazioni.
Proprio per facilitare tali speculazioni si sono adottate misure politiche in ambito finanziario come la “Spending Review” , il pareggio di bilancio e le varie forme di austerity.
Di fatto il successo di questi attacchi finanziari, che si sono spinti ad assumere un ruolo eversivo nei confronti dei governi stessi, smontandoli pezzo per pezzo, a suon di privatizzazioni atte a svendere il grande patrimonio pubblico a degli imprenditori stranieri, si sta rivelando l’ennesimo trionfo di quella volgare classe usuraia che ha fatto le scarpe alle aristocrazie di un tempo, prendendo il controllo dei mercati fino a pretendere di disfarsi dei governi, demandandone ogni autorità ad enti privati assolutamente irrilevanti ed illegittimi a livello istituzionale come l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ed il Fondo Monetario Internazionale, che sono delle semplici associazioni private usate per infiltrare i governi attraverso politici corrotti e compiacenti, che si permettono di dar valore alle opinioni partorite da tali organi privati di nessun reale rilievo ed autorità pubblica.
ISTITUTO LEONARDO
Istituto privato di numismatica e zecca della valuta Giglio

